Da Marino a Doria alla Paita a De Luca, le primarie hanno creato solo disastri al Pd e ai cittadini.
Unico caso che ha espresso un candidato che vincendo ha comunque dato buona prova di amministrare è Milano con Pisapia, che non ci pensa nemmeno a ricandidarsi.
Il Pd lo sa, Renzi lo sa bene, anche se lui stesso è espressione del sistema delle primarie.
Ma ormai Renzi è Renzi e può rottamare un sistema che sa fin troppo bene quanto sia delicato, con forti rischi di contaminazioni di ogni tipo.
E pensare che il 22 gennaio concordai con il ministro Boschi un Ordine del Giorno proprio sulla regolamentazione delle primarie (vai all’articolo e leggi il testo dell’ODG), in occasione della riforma del sistema elettorale “Italicum” in votazione al Senato. L’OdG fu approvato dal Governo, ma si sa cosa si dice in Senato: un Ordine del Giorno non è un emendamento e non obbliga nessuno e lascia il Governo libero poi di dimenticarsi di ciò che approva.

La differenza tra ODG e decreto si può vedere anche in questi giorni attraverso l’emendamento presentato da un autorevole senatore del Pd sulla riduzione delle Regioni, fatto ritirare in fretta e furia dai vertici dello stesso partito, consentendo al massimo proprio su questo tema un Ordine del Giorno.

Mi fa sorridere quando a destra si pensa di utilizzare il sistema che sta facendo cosi tanto male al centrosinistra.

Per questo il M5S ha forti possibilità di vincere in diverse competizioni amministrative, perché destra e sinistra copiano il peggio degli altri e nel dubbio, come nel caso Verdini e suoi adepti, si scambiano i giocatori (sorry, i Senatori) come fossero figurine della Panini.
Regolate le primarie con un unico emendamento: le primarie sono vietate!
ROTTAMATE!