E’ bene ricordare che ad agosto 2014, durante la discussione del ddl sulla riforma del Senato, il senatore Maurizio Rossi aveva presentato tre emendamenti per la riduzione delle regioni con la ratio che ognuna avesse un minimo di 5 milioni di abitanti, il che di fatto portava il numero di regioni a 12.
Come detto, la ratio era leggermente diversa, non solo finalizzata ad una diminuzione di costi ma anche e soprattutto a una maggiore efficienza, un accorpamento al fine di avere “pari dignità a tutte le regioni, mentre la riforma in discussione mantiene e aggrava le sperequazioni attuali”.
Invece è facile notare come ad oggi, come denunciato con comunicato stampa dal Sen Rossi, la Liguria sarà “fortemente penalizzata dalla situazione attuale che vede una forbice tra riforma del Senato e Legge elettorale. Hanno vinto più che altro le regioni autonome. Pensate che se oggi la Val d’Aosta con 150 mila abitanti eleggeva 1 senatore e la Liguria 8, ora la Val d’Aosta ne eleggerà 2 come la Liguria. Anche le due province autonome di Trento e Bolzano ne avranno 2 a testa. Con la riforma che si dovrà votare, quindi, le tre realtà autonome avranno 6 senatori con 1,2 milioni di abitanti e la Liguria con 1,5 milioni avrà 2 senatori!”
Ben venga quindi l’OdG del sen Ranucci, basta che non resti solo un contentino, come per la maggior parte degli OdG, vedi anche quello sulle primarie presentato e approvato dalla Boschi in persona!