In occasione dell’audizione dei vertici di Alitalia sulle prospettive del gruppo in Commissione Ottava di martedì 12 luglio, il senatore Maurizio Rossi è intervenuto per segnalare le tariffe esorbitanti dei collegamenti aerei Genova Roma, che Alitalia può permettersi di applicare non avendo concorrenza da altri vettori o dal trasporto ferroviario e che aggravano ulteriormente l’isolamento della Liguria. La posizione di Alitalia, di fatto in monopolio, potrebbe essere passibile di un’analisi da parte dell’autorità competenti per verificare che non vi sia un abuso di posizione dominante.
Rossi ha chiesto che Alitalia applichi sul territorio nazionale le stesse tariffe a parità di miglia percorse e di riempimento degli aerei.

Il presidente Montezemolo ha garantito che sarà svolta un’analisi approfondita della situazione relativa a Genova e si è detto disponibile ad un incontro per trovare una soluzione in collaborazione con Aeroporto e Regione.

 

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Trascrizione dell’intervento di Maurizio Rossi

Grazie Presidente.

Io volevo parlare di Dubai New York, Londra, ma ne hanno già parlato i colleghi. E quindi non posso oggi che parlare di Genova e della Liguria, del mercato interno.
Per fare un quadro del mercato interno è importante sapere come funzionano le cose nel nostro Paese. L’Italia è spaccata ormai in due: c’è un’Italia che va ad alta velocità, che ha i treni e collegamenti efficienti tra le varie città, e c’è un’Italia a bassa velocità che sta decrescendo e sta morendo.
Porto l’esempio della mia regione ma è uguale sicuramente in altri parti d’Italia. Prendiamo la Liguria: nel ponente ligure l’Italia è collegata con la Francia su una linea con un monobinario. Oltre a questo in Liguria non c’è un sistema dei treni veloci né per Milano né per Roma: parliamo di 5 ore per andare a Roma in treno e 1h30‘ per andare a Milano, a una distanza di 120 chilometri. In questo scenario la regione è totalmente isolata e ritengo si debba inserire una vostra riflessione sul mercato interno dei voli aerei.
Giustamente avete parlato ad esempio dell’aumento dei voli per la Sardegna; la Sardegna è stata riconosciuta – giustamente, come isola – una delle realtà dove si verifica una “mancanza di continuità territoriale”. Significa che l’Europa, dove viene riconosciuto questo status, autorizza gli Stati, il governo e le regioni a finanziare le tratte aeree per consentire che la compagnia aerea non ci rimetta, poiché nessuno potrebbe obbligarla a fare dei biglietti a prezzi agevolati. Quindi una parte di questa biglietteria viene finanziata dal governo. Ovviamente il servizio deve andare a gara e vince la compagnia che fa l’offerta migliore. È bene chiarire che l’Europa non ha mai detto che solo le isole possono essere caratterizzate dalla “mancanza di continuità territoriale” anzi: questa mancanza è riconosciuta laddove un territorio all’interno di un Paese  è penalizzato rispetto ad altri. Quindi può essere ovunque. Ma se l’Europa non lo riconosce, né la regione né lo Stato possono finanziare biglietti aerei.
C’è, per me, una colpa da parte di Alitalia, e lo dico con chiarezza. Ho anche dei dati di quelli che sono i costi aerei ad esempio tra Genova e Roma e tra Milano e Roma. Innanzitutto dove c’è la concorrenza dell’alta velocità ferroviaria Alitalia pensa di avere un concorrente molto forte, quindi su Milano ad esempio ha da una parte la concorrenza di un vettore ferroviario, anzi due, di cui uno bellissimo che conosciamo tutti bene, e dall’altra parte anche la concorrenza di altre compagnie aeree. Questo comporta che ALITALIA  deve fare una politica di prezzi. Alitalia non può abusare della sua posizione dominante e dove non ci sono né treni né compagnie aeree in concorrenza non deve raddoppiare il prezzo dei biglietti aerei. Secondo me è anche passibile di un’analisi da parte dell’autorità competenti. Prima c’era Vueling a Genova, e Alitalia ha abilmente messo dei voli sopra a quelli di Vueling a prezzi molto inferiori. Quando Vueling ha abbandonato Genova, di colpo i prezzi sono esplosi.
Porto degli esempi: ho fatto una ricerca per voli tra Roma e Genova e tra Milano Roma.
Ore 7.15 Genova Roma 381 €, Milano Roma 257 €
Ore 17 Roma Genova 394 €, Roma Milano 266 €
Ore 20:15 Roma Genova 493 €: stiamo parlando di 500 € per un volo di sola andata! Roma Milano 266 €.
Questa era la tariffa economy Flex.
Se andiamo sulle tariffe Economy Light troviamo un Roma Genova a 205 € e un Roma Milano stesso orario a 59 €.
Ci sono delle differenze enormi. A novembre abbiamo lanciato un appello al ministro Delrio, insieme a 60 liguri autorevoli, a cominciare da Victor Uckmar e proseguendo con Cingolani, il presidente della Camera di Commercio, il rettore dell’Università, sull’ isolamento della Liguria e sui prezzi dei biglietti aerei. Il presidente dell’associazione agenti marittimi ha dichiarato di non poter più andare a Roma perché non può far spendere ogni settimana queste cifre all’Associazione. C’è stata una sollevazione di scudi a Genova. Quello che chiedo ad Alitalia, visto che state facendo il vostro nuovo piano, è che in qualsiasi parte d’Italia, a parità di miglia percorse e di riempimento degli aerei, pratichiate le stesse tariffe. Questo secondo me lo dovete fare, anche per non cadere nell’abuso di posizione dominante.
Il Genova Roma ha più riempimento del Milano Roma tra l’altro, ed è per questo che esplodono le tariffe a 500 €: perché a 4 giorni di distanza ci sono solo più pochissimi biglietti disponibili. È chiaro magari che se si prenota con un mese di anticipo si possono trovare tariffe inferiori, ma chi sa di dover partire con grande anticipo?